Il termine "galley" per riferirsi alla cucina di una nave o di uno yacht deriva dall’omonimo termine nautico inglese, che originariamente indicava le cucine delle navi da guerra a remi e a vela, dove gli spazi erano estremamente ridotti. Col tempo, il termine è stato adottato per indicare tutte le cucine a bordo di imbarcazioni caratterizzate da un design compatto e funzionale. Tali cucine sono una combinazione di design e funzionalità, progettate meticolosamente per offrire esperienze gastronomiche gourmet ottimizzando al contempo l'efficienza dello spazio e mantenendo un'estetica accattivante.
Le galley possono essere posizionate in diverse zone nel layout di bordo, e di conseguenza si distinguono in galley “a vista” e galley “nascoste”. La differenza principale tra le due risiede nella loro disposizione e accessibilità per gli ospiti, ma anche dalle esperienze che possono generare.
Una galley nascosta è progettata per essere separata dagli spazi di convivialità, tendenzialmente posizionata nel lower deck, consentendo al cuoco e alla sua brigata di lavorare in privato senza interferenze, mantenendo così l'attività culinaria discreta e lontana dagli occhi dei passeggeri. Al contrario, una galley a vista è integrata nello spazio sociale dell'imbarcazione sul main deck, permettendo agli ospiti di osservare e interagire con il processo culinario. Questo approccio non solo arricchisce l'esperienza a bordo, rendendo la cucina parte dello spettacolo e l’esperienza culinaria più coinvolgente, ma crea anche un ambiente marittimo più inclusivo e trasparente tra chef e ospiti.
Per quanto diverse, queste due tipologie di galley sono accomunate da alcune caratteristiche trasversali, tipiche e funzionali all’ambiente navale in cui si trovano.
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